Un pranzo o una cena all’Osteria Vegia (Vecchia Osteria, in italiano) è un’esperienza obbligata per chi si trova a Madesimo. Gestita prima per 25 anni da Giovanni Skocir e poi dal figlio Corrado, attuale gestore con la moglie Rosa, è un locale pittoresco che ha sede in via Cascata 7. Situato all’interno di una costruzione settecentesca (i muri esterni e il camino interno riportano la data del 1781), è famoso anche per aver ospitato tra il 1888 e il 1905 il primo Premio Nobel italiano per la letteratura Giosuè Carducci. Il camino è in legno e pietra, alcuni tavoli sono in legno massiccio, come anche il banco del bar, ed è presente persino una tipica stufa d’epoca. Il pittoresco ristorante ha piccole sale con travi e pilastri portanti in legno anneriti dal tempo, con utensili antichi di uso contadino appesi un po’ ovunque. I pochi piatti sono elencati a voce dai camerieri e serviti nei caratteristici piatti o scodelle di legno. La cucina si esprime al meglio nei pizzoccheri bianchi della Valchiavenna e valtellinesi, nei salumi, nella polenta accompagnata dai funghi e dalle carni cucinate secondo le ricette locali (salmì di cervo e costine al lavec) e ancora carré di agnello, insaccati e grigliate; completano il pasto le squisite torte fatte in casa.