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Il seme: com’è sbocciato un amore

Vicino alla bancarella di Giovanni Musa arrivano e partono tutte le carrozze e i carri pieni di merci e persone, per e da, i paesi vicini a Como e i paesi del lago. Così per lui è facile trasformare il piccolo banco in una sede permanente: un chioschetto in ferro in stile Liberty, che esiste ancora oggi.
Il vecchio Musa si serve all’ingrosso al “Verziere” di Milano.

Lì conosce la famiglia Mazza, originaria anch’essa della zona appenninica, che commercia nel settore delle sementi dal 1700.
Girano per le corti lombarde per portare quei granelli da cui germogliano, con le nuove primavere, gli ortaggi che avrebbero soddisfatto l’antica fame dei poveri.

A tal proposito, si narra che, poiché i componenti della famiglia Mazza giungevano nelle cascine dei proprietari terrieri poco prima di Natale, carichi di fagotti di sementi da vendere e, siccome avevano un aspetto rubicondo e una carnagione bianca e rossa, venivano soprannominati “Bambin”.

È così, girando per le corti, che Giuditta, figlia di Giovanni, conosce Gerardo Mazza e lo sposa. Poco dopo con l’aiuto di Giovanni apriranno il loro negozio.